Un colpo di fulmine. Per una ragazza ma anche per un mondo, quello per le api e il loro miele. E’ partita da qui, in una serata d’inverno alla fine degli anni ’80, l’avventura dell’Apicoltura Bianchi.
Giovanni conosce Barbara, figlia di un apicoltore hobbista appassionato dei meravigliosi insetti sin da bambino quando con il nonno raccoglieva miele selvatico dai favi.
Giovanni scopre presto la sua passione per questo mondo incantato dai racconti di api e storie di sciami e il seguito si arricchisce di dolorose punture, alveari regalati ed acquistati, libri di apicoltura divorati e la prima produzione del tanto desiderato nettare, ancora più buono perché frutto dei primi esperimenti.
Col passare del tempo la passione cresce e il gioco diventa un lavoro.
Oggi Giovanni ha una azienda apistica con 600 alveari nomadi e produce diversi tipi di miele: ACACIA, CASTAGNO, TIGLIO, MILLEFIORI e MELATA DI BOSCO.
Tutti i mieli sono estratti a freddo e non subiscono mai trattamenti termici.
Attento all’ambiente e alla gestione di apiario secondo i ritmi naturali Giovanni Bianchi ha ideato un sistema per fare lotta biologica contro malattie che possono colpire i poveri insetti.
L’incontro con DietaGIFT ha spronato Giovanni e Barbara a sperimentare nuove idee e prodotti e per questo è nata la Miella una crema di nocciole al cioccolato di qualità superiore in totale assenza di zucchero, grassi idrogenati e conservanti.
Le mielodie (preparati alimentari di sola frutta e miele) rappresentano l’ultima sfida per prodotti di eccellenza che valorizzino il miele lariano e la frutta locale.
MIELE DI ACACIA
Il miele di Acacia, è un miele primaverile ed è il più blasonato e richiesto sebbene difficile da ottenere in grande quantità.
Ha colore molto chiaro, tendente al giallo paglierino, un profumo delicato che ricorda quello dei fiori e sapore altrettanto tenue quasi di mandorla. Grazie a questa caratteristica è un miele dall’alto potere dolcificante e che non altera i sapori dei cibi a cui viene aggiunto.
La cristallizzazione non si presenta grazie alla presenza predominante di fruttosio rispetto a glucosio
In particolare nel miele lariano di Acacia, il polline tipico della pianta da cui deriva può rappresentare fino al 50% dei pollini totali, dato altissimo e raro da riscontrare nei mieli di questa tipologia prodotti in altre parti d’Italia.